Venezia, Castello
2008-2010
Committente: privato
L’intervento di consolidamento e protezione che si è attuato, è quello ormai classico, che anche Insula S.p.A. realizza negli interventi spondali lungo i canali interni della città.
Dopo l’esecuzione delle opere preliminari e provvisionali (pulizia del fondo del canale, casseri di cantiere, dragaggio del fondo) è stata effettuata un'operazione di pulizia del paramento con l’ausilio di una idropulitrice a pressione. Le connessioni tra i bolognini sono state aperte e i bolognini rotti, obsoleti o mancantisono stati integrati o sostituiti. Tutti gli elementi risultati labili sono stati rimossi e dove necessario sono stati eseguiti interventi a “cuci e scuci” della muratura di sostegno retrostante. In seguito le connessure sono state sigillate con una stuccatura profonda ed una stilatura, utilizzando una malta cementizia fibrorinforzata. Successivamente sono state effettuate tra i bolognini, mediante foratura e utilizzo di cannule, delle iniezioni a pressione controllata di materiale di riempimento (malte colloidali) con lo scopo di risarcire la massa muraria e di inibire il movimento in entrata e uscita dell’acqua del canale. Gli scarichi fognari presenti sono stati tutti abbassati a quota -70 cm rispetto allo Zero mareometrico di Punta della Salute come prescritto da Insula.
Dopo le opere suddette, è stato creato un cordolo (”batolo”) in calcestruzzo armato con barre di acciaio inox AISI 316L su un palancolato in Larssen 600k lunghe m 3 e infisse interamente nel fango che, oltre alla funzione di sostegno, servono a proteggere le opere di fondazione degli edifici. La scelta di impiegare palancole metalliche al posto dei tradizionali pali di costipazione, è dettata dalla necessità di avere una più efficace protezione ed una maggiore durabilità dell’opera. Sopra il “batolo” è stata eseguita una protezione del paramento mediante la formazione di uno scudo protettivo, spessore circa cm 8, di betoncino fibrorinforzato e armato con rete di acciaio inox, spinto fino alla quota di cm –30 dallo Zero mareometrico di Punta della Salute. Sia il “batolo” che lo scudo protettivo sono stati ancorati in maniera non strutturale al muro di fondazione.
L'intervento è stato completato nell'aprile del 2010 e ha beneficiato dei contributi in conto capitale erogati da Insula S.p.A ("Interventi per la Salvaguardia di Venezia" legge 139/92 - "Interventi urgenti per il risanamento e l'adeguamento dei sistemi di smaltimento delle acque usate e degli impianti igienico sanitari dei centri storici e nelle isole dei comuni di Venezia e di Chioggia" legge 206/95).
|